Un contenuto può essere squilibrato e disarmonico come un’opera barocca. Oppure, equilibrato e in armonia perfetta con il cliente.
Nel secondo caso diventa un’opera d’arte rinascimentale.
Non è semplice concepire e creare contenuti di questo genere, ma nessuno ha mai detto che sarebbe stato semplice.
Il Rinascimento offre molti spunti per chi fa marketing. Spunti tutt’altro che teorici, spunti pratici che hanno a che vedere con chi le mani se le sporca davvero in bottega.
Ho individuato 4 elementi di quel periodo e ho ragionato sulla loro applicabilità alla produzione di contenuti. Alla fine sono regole di buon senso e la cosa bella del buon senso è che funziona.
In questa puntata…
1.20” Spesso abbiamo la necessità di ottenere un risultato in poche mosse.
Prendo come riferimento il mondo dell’arte per farti un esempio: alcune correnti artistiche riescono a comunicare un messaggio forte in un’opera molto semplice e apparentemente “povera”. Il tutto senza bisogno di utilizzare strutture elaborate e imponenti.
2.40” A SEO&Love 2017 ho ragionato sull’introduzione del Principe analizzando le tecniche di copywriting utilizzate da Niccolò Machiavelli [Qui il video completo dell’intervento].
Parlando di arte rinascimentale non possiamo escludere il contesto storico e politico e quell’introduzione – vero e proprio capolavoro di marketing – è un ottimo riferimento.
Il Rinascimento – in tutte le sue espressioni – è un modello perfetto per chiunque voglia iniziare a fare contenuti e ottenere risultati in poche mosse.
3.55” Primo elemento: la prospettiva.
Spesso l’approccio usato nella produzione di contenuti è un approccio “qui e ora” con attività che mirano a un risultato nell’immediato senza costruire nulla per il futuro. Senza prospettiva.
La verità è che i contenuti vanno sviluppati con un’ottica diversa dal marketing stimolo-risposta. Ciò che facciamo oggi in comunicazione avrà delle conseguenze in futuro ed è a questo che dovremmo pensare ogni volta che creiamo un nuovo contenuto. I frutti del nostro lavoro cresceranno gradualmente e ciò che richiede il nostro impegno oggi non è che il seme di un lungo percorso. Guardare e ragionare in prospettiva è la soluzione ed è ciò che è accaduto a un certo punto nella pittura del Rinascimento con la prospettiva lineare centrica.
6.56” Secondo elemento: l’attenzione all’uomo come individuo.
Formule come:
– fuori tutto
– sconto del 70%
– rimborso IVA
non trattano l’uomo come un individuo, ma come un animale che ha bisogno di stimoli per reagire. Esche facili per sollecitare uno degli stimoli più bassi della nostra natura di clienti: il risparmio.
La soluzione? Inizia a parlare di problemi reali perché quando lo fai metti al centro l’utente come essere umano.
Questo approccio ha due risvolti: da una parte, pensare all’utente come un individuo reale. Dall’altra, mostrarci come esseri umani togliendo le barricate e i luoghi comuni e cominciando a presentarci per quello che siamo.
In entrambi i casi significa mettere l’uomo al centro.
È impossibile fare Content Marketing senza la sensibilità per comprendere i problemi delle persone e comprendere i problemi del prossimo significa mostrare umanità.
Non è spirito caritatevole, ma la strada per ottenere clienti paganti e felici come è successo agli artisti del Rinascimento quando hanno ottenuto commesse ricche e come è successo alle loro opere 500 anni dopo, battute all’asta per milioni di euro.
10.12” Terzo elemento: l’essenzialità.
Il messaggio dei contenuti deve essere:
– essenziale
– chiaro
– definito
L’utente deve capire immediatamente come puoi aiutarlo. Questo avviene togliendo ogni forma decorativa superflua e concentrandoci sul messaggio. Il marketing tradizionale per anni è stato appesantito da esercizi di stile che anziché rinforzare il messaggio lo appesantivano e noi con i contenuti dobbiamo fare l’opposto.
13.25” Quarto elemento: la concezione del teatro.
Nel Rinascimento il teatro passa dal mondo popolare all’élite del mondo di corte.
In questo modo la necessità non è più quella di accontentare il maggior numero di spettatori paganti, ma di soddisfare le esigenze di un ristretto numero persone (la corte a cui ci si rivolge e che finanzia le rappresentazioni).
Tradotto nel Content Marketing: i nostri contenuti non sono per tutti, ma per una ristretta cerchia di illuminati con cui instauriamo un patto di fedeltà. I contenuti non sono pubblicità martellante che a forza cerca di ottenere il consenso, ma strumenti di seduzione che costruiscono legami solidi con le sole persone in grado di comprenderli.
Questa puntata è offerta da VideoMarketingforBusiness.net
Supervisione grafica di Cristiano Guerra per TheBrandDesigner.com
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