Nella produzione di contenuti si arriva sempre ad un punto in cui è il coraggio a fare la differenza.
Questo avviene dopo una prima fase di ambientamento. Infatti, è importante comprendere le regole, gli schemi e la tecnica per poi mettere in pratica ciò che abbiamo imparato.
Cerchiamo sempre scuse per rimandare il confronto
Bisogna stare attenti però a non utilizzare questo bagaglio di competenze come una protezione per evitare di esporsi. È una tentazione comune.
Esiste infatti una proporzione chiara tra un eccesso di padronanza degli aspetti tecnici e la mancanza di coraggio.
Questo non significa che esporsi in maniera selvaggia sia la soluzione, ma mi sono accorto che spesso ci si nasconde dietro un eccesso di nozionismo.
Cerchiamo continuamente scuse e giustificazioni per rimandare il momento in cui uscire allo scoperto e mostrare al mondo che esistiamo. Queste giustificazioni le cerchiamo nelle regole di buona comunicazione, raccontando a noi stessi di non essere ancora pronti.
La verità è che fino a quando resteremo nella zona di comfort non ci sentiremo mai pronti.
Ad un certo punto bisogna avere il coraggio di buttarsi e affrontare la nostra paura maggiore: quella del confronto.
Capiamoci, una buona conoscenza delle regole aiuta. Per questo esiste un periodo iniziale di “schiavitù” in cui si lavora sodo per formarsi senza aspettarsi nessun risultato. Senza diritti e con sacrificio si fa ciò che ogni professionista dovrebbe fare all’inizio della sua carriera: si apprendono i fondamentali e ci si guadagna la libertà.
Qualsiasi attività nella sua fase iniziale deve essere svolta quasi in maniera forzata, continuando finché non si diventa padroni e al tempo stesso “liberi” dalle regole.
È però la libertà da quella schiavitù iniziale che spesso non arriva, e così si prosegue a vita limitandosi a fare il proprio dovere senza mai osare, senza mai azzardare scelte coraggiose. In questo modo la “schiavitù” iniziale di cui ho parlato non avrà mai fine.
Il momento in cui dobbiamo buttarci
Dopo questa fase però arriva il momento in cui dobbiamo buttarci. Dobbiamo iniziare a comunicare andando oltre e semplici regole.
Comunicare in maniera coraggiosa significa:
– essere naturali
– dire ciò che si pensa
– non avere filtri se non quelli della buona educazione e del buon senso
Ogni volta che comunichiamo usando solo le regole e le nozioni teoriche non stiamo realmente mostrando ciò che siamo. Ecco perché se non aggiungiamo una sana dose di coraggio alla nostra comunicazione, oltre che bugiardi diventeremo maleducati.
Non è una provocazione, è la realtà: mentiamo al prossimo ogni volta che omettiamo di esporci e allo stesso tempo gli manchiamo di rispetto.
Bugiardi e maleducati.
In questo modo è difficile ottenere la fiducia perché bugie e maleducazione non sono certo ciò che spinge un cliente a fidarsi di noi.
Ecco cosa succede se non ti esponi: inizialmente ti sentirai sollevato perché sulla carta stai facendo il tuo dovere.
Questo però non ti aiuterà a generare clienti interessati e fedeli, al contrario, quando troveranno discrepanze tra ciò che comunichi e ciò che sei in realtà, avranno una delusione e questo è ciò che distrugge tutti i rapporti, dalle relazioni interpersonali al rapporto d’amore tra azienda e cliente.
Disattendere le aspettative in comunicazione è un peccato mortale e mostrarci per quello che siamo è l’unico modo per non creare false aspettative.
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