I contenuti sono un viaggio.
Pensaci: leggere, ascoltare o guardare un contenuto significa viaggiare.
Per questo, creare un contenuto equivale ad organizzare un viaggio.
Il nostro compito? In primo luogo far sì che l’utente scelga di viaggiare con noi, ma non basta.
Dopo aver ottenuto il suo interesse, dobbiamo riuscire a rendere ogni momento del viaggio interessante, altrimenti lo perderemo.
Dobbiamo riuscirci perché al contrario di un normale viaggio – dove abbandonare il gruppo e il mezzo di trasporto non è sempre semplice – qui l’utente può decidere di fermarsi in qualsiasi momento senza darci nessuna spiegazione.
Ho creato un diagramma a blocchi con le 7 tappe che rendono un viaggio piacevole e interessante per l’utente.
In pratica, grazie a questo schema puoi costruire contenuti capaci non solo di far viaggiare gli utenti, ma anche di rendere il viaggio indimenticabile.
In questa puntata…
2.56” Ogni volta che creiamo un contenuto percorriamo un viaggio interiore, perché tutto ciò che produciamo richiede uno sforzo fatto di ricerca e immaginazione. Dovremmo però entrare nell’ottica che quel contenuto rappresenterà un viaggio non solo per noi, ma anche per l’utente.
Il nostro scopo è infatti quello di farlo viaggiare e arrivare a destinazione sano e salvo (dove la salvezza corrisponde alla sua soddisfazione finale).
In questa puntata ho analizzato i 7 punti principali di ogni viaggio, valgono quando viaggiamo nel mondo fisico, ma funzionano anche quando viaggiamo attraverso il Content Marketing.
4.22” Primo punto: la partenza.
La partenza di un contenuto è l’incipit (o attacco).
Oltre ad essere la fase più delicata è quella che richiede maggiori energie. In questa fase l’utente non ha ancora deciso di fruire del nostro contenuto e tutte le nostre energie devono lavorare per creare un incipit accattivante per convincerlo a salire a bordo.
La partenza deve riuscire a convincere gli utenti a venire in viaggio con noi.
Alcuni elementi utili in partenza:
– esprimerci in modo originale
– utilizzare elementi caratteristici (distintivi e identificativi)
– giocare con il montaggio se il contenuto è un audio o un video
Non sono regole rigide, ma possono aiutare la prima parte del contenuto a catturare l’attenzione dell’utente. In alcuni contesti anche essere didascalici e diretti potrebbe essere una scelta intelligente.
Nell’incipit non è sempre importante comunicare agli utenti la direzione in cui viaggeremo, bisogna però convincerli che quel contenuto è un viaggio che vale la pena intraprendere.
8.22” Secondo punto: la direzione.
Passato l’entusiasmo della fase iniziale, bisogna comunicare all’utente la destinazione del viaggio.
È il momento in cui bisogna comunicare l’argomento e l’obiettivo di quel contenuto.
La direzione coincide con la promessa: è la fotografia chiara del punto di arrivo.
Le uniche casistiche in cui possiamo omettere questo punto sono:
– quando è evidente la direzione in cui andremo (la definisce il contesto al posto nostro)
– quando stiamo parlando ad un pubblico selezionato dove le regole di comunicazione sono già chiare
11.52” Terzo punto: l’organizzazione.
Questo elemento non è sempre presente, ad esempio possiamo ometterlo nei contenuti brevi.
Rivelare l’organizzazione del contenuto significa mostrarne la struttura, e quindi il modo in cui questo verrà fruito. Tutte le indicazioni che possono aiutare l’utente ad orientarsi all’interno del nostro contenuto andrebbero esplicitate, saranno le sue istruzioni di viaggio.
13.41” Quarto punto: l’osservazione.
Siamo arrivati al momento in cui l’utente è completamente immerso nel viaggio di un contenuto e riesce a fruirne senza distrazioni.
Ci sono due elementi del contenuto che fanno parte di questa fase:
– elementi di logica e di ragionamento
– elementi che contengono dati e informazioni
Per far sì che l’utente continui a fruire del contenuto, questi due elementi devono essere bilanciati.
Significa che non potrò esagerare con le informazioni – sempre utili a rendere concreto un contenuto – così come non potrò esagerare con le idee e i ragionamenti.
Sono due elementi preziosi che vanno dosati senza creare squilibri.
17.25” Quinto punto: le scoperte.
Un contenuto – per essere accattivante – deve contenere delle scoperte in grado di stupire l’utente, attivandolo a livello emotivo. Le informazioni dovrebbero contenere sempre elementi di novità degni di nota.
18.27” Sesto punto: le deviazioni.
Un viaggio che si rispetti deve contenere imprevisti: deviazioni inaspettate.
È il momento in cui trasformiamo un pensiero comune in un ragionamento che porta l’utente a dire “non l’avevo mai vista in questo modo”.
21.05” Settimo punto: il punto d’arrivo.
Il punto d’arrivo non solo deve rispettare la destinazione del viaggio, ma deve rispondere ad alcune domande per testare l’efficacia di quel contenuto:
– cosa ha imparato l’utente?
– in che modo è cambiato il livello di fiducia nei tuoi confronti?
– dopo questo contenuto ne vorrà altri?
– dopo questo viaggio si sentirà più vicino a te?
Compilare i 7 blocchi del diagramma e tenerlo sempre a portata di mano, ti aiuterà a ottenere il massimo da ogni contenuto.
[Scarica qui il diagramma a blocchi in pdf]
Supervisione grafica di Cristiano Guerra per TheBrandDesigner.com
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