Uno dei punti su cui lavoriamo molto in Content Marketing Academy è il traffico web.
Dobbiamo indirizzare le persone che leggono ed entrano in contatto con i nostri contenuti verso un luogo “sicuro”. Ma dove indirizziamo il traffico generato con i contenuti?
Ti faccio un esempio che mi riguarda in prima persona, da molto tempo indirizzo gli utenti che entrano in contatto con i miei contenuti – video, podcast, articoli – verso il canale Telegram di Content Marketing Italia.
Perché ho deciso di mandare le persone verso un presidio su cui non ho il pieno controllo?
Un canale Telegram – come un gruppo Facebook – non è un media proprietario e non permette un controllo sui comportamenti degli utenti come invece accadrebbe con gli strumenti di analisi disponibili con un sito web proprietario.
L’ho fatto perché la mia intenzione non era quella di portare le persone laddove potessi “controllarle” ma di portare le persone nel luogo dove fosse più semplice costruire una relazione.
Considerato il mio scopo, quindi, ho optato per il canale Telegram.
È un dato di fatto che in alcuni contesti siamo più propensi ad aprirci, siamo più fiduciosi verso il prossimo, siamo disposti a stabilire una relazione, a dialogare, a scrivere o a rispondere a un sondaggio. Questo perché i nostri comportamenti cambiano a seconda del contesto in cui ci troviamo.
Quindi dove possono nascere delle relazioni è molto più facile sfruttare il traffico che con tanta fatica abbiamo generato con i nostri contenuti.
Attenzione, il mio canale Telegram non è la soluzione a tutti i problemi – l’ho citato come mia scelta e come esempio personale. Così come non sarebbe una soluzione universale un gruppo Linkedin o un gruppo Facebook, semplicemente voglio spostare il ragionamento da “indirizziamo tutto il traffico su un sito proprietario così controlleremo al millimetro qualsiasi attività” a “indirizziamo il nostro traffico laddove è più facile che nascano delle relazioni”.
Ognuno deciderà, in base alla sua situazione, quale sia il miglior posto per creare relazioni.
Funziona meglio offline?
Anche le telefonate o gli incontri di persona sono un ottimo modo per accorciare le distanze e creare le relazioni. Vero, sicuramente più di un gruppo Telegram. So già che in molti, abituati a lavorare offline, sosterranno che sia sufficiente alzare il telefono e chiamare le persone.
Il problema è che se è vero che una telefonata, oggettivamente, ci aiuta a creare relazioni, è anche vero che una telefonata non è scalabile – non posso stare al telefono contemporaneamente con 3.000 persone come invece faccio con il mio gruppo Telegram dove mando un audio e di fatto lo sentono tutti gli iscritti – ma soprattutto il contatto diretto richiede un impegno emotivo molto alto. Richiede un’energia che non possediamo in quantità infinita.
Chi sta dall’altra parte deve dirti di sì e oggi, nessuno di noi vuole ricevere telefonate, nessuno vuole stare al telefono con una persona che forse proporrà di acquistare qualcosa o proporrà di impegnarci in qualche modo.
Il punto è sempre lo stesso: da clienti non vogliamo prendere un impegno con il nostro interlocutore.
Allora è molto meglio andare per gradi: portare le persone in un luogo magico – dove le relazioni possono nascere – e da lì costruire tutta la nostra attività di contenuti che, come in ogni relazione sociale, avvicina le persone fino a creare qualcosa di grandioso.
In sintesi: la sfida per indirizzare il traffico nel luogo giusto si vince individuando un luogo “magico”. Un luogo dove per l’utente e per te sia più facile costruire relazioni.
Trova un luogo magico e indirizza verso quel luogo le persone, è lì che nasceranno le relazioni ed è lì che avverrà la vera conversione.
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